Pagine

mercoledì 8 giugno 2011

Tu sei troppo per me

Tu sei troppo per me, un classico nel repertorio delle frasi delle storie d'amore. Un classico soprattutto per troncarle, le storie d'amore.
A chi non è mai successo di sentirsi così, o di temere che il proprio partner si sentisse così?
A chi non è mai successo di consolare un'amica che si è sentita lasciare con questa assurda scusa?
"Io non sono all'altezza, tu sei troppo per me..."


Ci sono film, canzoni, libri e poesie che raccontano episodi legati a questa frase.
"Tu sei troppo per me" è ormai deventata un topos, uno stereotipo.
A quanto pare, però, questa scusa è in voga anche nel mondo del lavoro, non solo negli affari di cuore.
E quindi, ai giovani disperati in cerca di lavoro, capita anche di sentirsi dire, tu sei troppo per me, troppo bravo, troppo qualificato, troppo specializzato, e anche troppo giovane (ma per quest'ultimo è un'altra storia).
Cornuti e mazziati.
In un mondo in cui si parla di formazione continua e in cui l'Europa, e quindi anche l'Italia, dice di ambire a diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo (ma attenzione, avremmo dovuto farlo entro il 2010), capita anche di sentirsi dire che si è troppo preparati. 
Prenderlo come un complimento? o prenderlo come un insulto?
è un riconoscimento della mia preparazione e del mio profilo o è una scusa per rifiutarmi, proprio come in amore?
Troppo è una parola pericolosa.. in una sola parola tutto il senso di un'intera conversazione è stato stravolto.
"Complimenti per il suo curriculum dottoressa, lei è veramente giovane ma ha già un sacco di esperienza ed è molto qualificata" - a questo punto è naturale gioire, sorridere, ringraziare e pensare di avercela fatta. "anzi, è fin troppo specializzata per noi, siamo una piccola realtà e qua un alto profilo come il suo sarebbe sprecato". ah. quindi è un rifiuto.
Si fa fatica a digerire un rifiuto così, proprio come in amore, e non si riesce a farsene una ragione. Non si sa come reagire, in fondo ti hanno fatto i complimenti, ti hanno detto che sei brava, in fondo sono stati carini. Anche se hanno disprezzato la mia istruzione, i miei sacrifici, il mio impegno, il mio studio. Sono cose di cui dovrei forse vergognarmi? Sono cose che dovrei cancellare dal mio curriculum e tenere nascoste? 
è una sensazione strana. dolceamara. che ti lascia basita e perplessa.
Io ho deciso. La conversazione di oggi la prenderò come un complimento, come una dimostrazione del fatto che ho un buon curriculum, voglio continuare ad essere fiduciosa ed orgogliosa del mio percorso. Se dovesse ricapitare, però, inizierò a togliere voti, allungarmi gli anni di studio fuoricorso e nascondere tirocini ed esperienze all'estero.
Sperando che, come in amore, nel frattempo arrivi un lavoro che si reputa alla tua altezza, e che tu reputi nello stesso modo. Il principe azzurro insomma, cioè il lavoro azzurro.

Nessun commento:

Posta un commento