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venerdì 5 ottobre 2012

Politica e lavoro

In ufficio si può parlare di tutto o ci sono argomenti tabù, che è meglio evitare per non creare conflitti o dissapori? 
Non credo ci sia una regola, ma mi hanno raccontato che ad alcuni nuovi entrati in azienda alcuni raccomandano di non toccare argomenti potenzialmente sensibili, e nello specifico relazioni sentimentali e politica.
Si, come no, fortuna che a me nessuno me l'ha detto... da gossippara un po' pettegola e militante e appassionata di politica, non so come avrei potuto rispettare queste consegne!
Iscritta alla Sinistra Giovanile da quando ho 14 anni, attualmente consigliera comunale e segretaria comunale del PD della mia città, da sempre volontaria alla Festa dell'Unità... come potrei non parlare di politica??? Soprattutto considerando che in ufficio ci passo, in media, una decina di ore al giorno e che ormai con i colleghi ci conosciamo e parliamo un po' di tutto, e quindi anche di politica.
E ora il clima si sta surriscaldando... scandali, elezioni in vista, primarie imminenti... la politica è sempre di più centrale nei nostri discorsi e ormai siamo tutti usciti allo scoperto... Nessun collega veramente di destra (siamo a Bologna, che diamine), c'è chi è più critico e quasi grillino, chi apprezza Vendola, chi è allineato con la posizione del PD, chi il PD va bene ma bisogna rottamare D'Alema, chi apprezza Renzi, chi vorrebbe mandare tutti a casa, chi si fida di Bersani, chi vota UDC e sostiene Renzi, chi è cresciuto qua in Emilia e rimpiange quando il Partitone era veramente radicato, chi si sente elettore di centrosinistra ma un po' critico...
Con tutte queste posizioni, come si fa a non parlare di politica? A non scaldarsi parlando di politica?
Oh ragassi la politica è così per me, o si glissa, non ne parliamo e facciamo finta di niente, ma se si entra in argomento come si fa a trattenersi??? E quindi ecco che a mensa nascono discussioni e dibattiti, si formano schieramenti e contrapposizioni, si commentano notizie e ci si scalda un po'.
E con le primarie che si avvicinano, questa scena si ripete sempre più spesso...
Parlare di politica è bello, no? Perchè dovrebbe essere considerato un argomento sensibile? A forza di discutere ed infuocarsi si rischia di litigare? Sarebbe meglio non esporsi così tanto con i colleghi?
Ma ormai, quando ci si conosce da tempo, quando si passano insieme così tante ore, quando ci si vede e ci si sente anche in orario extra-lavorativo, quando si organizzano cene, concerti ed aperitivi di gruppo.. perchè dovrei limitarmi in quello che dico? 
Certo.. ultimamente il confronto si sta instradando sempre di più nella dinamica io contro il renziano di destra, con siparietti sempre più accesi ed ormai prevedibili, con continue e simpatiche provocazioni da entrambe le parti... eppure non credo che questo possa rovinare i nostri rapporti professionali.. o no??
Cosa succederà fra qualche mese, quando mi presenterò in ufficio con volantini e santini per fare campagna elettorale anche fra i colleghi??
Sarebbe meglio essere più impersonali e freddi e parlare solo del tempo e di cose di ufficio? 
Uhm credo che questo non faccia per me... con tutti questi potenziali votanti alle primarie e poi alle elezioni, come potrei trattenermi dal fare propaganda????