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lunedì 28 febbraio 2011

C'era una volta l'ascensore.. sociale

Questa è una storia, e come ogni storia inizia con il classico "c'era una volta".
C'era una volta una scuola pubblica formativa ed autorevole, di cui ogni tanto si diceva che era un ascensore. Ma non un ascensore come tutti gli altri, un ascensore sociale. ohhh!

No, non è una storiella per bambini, è il ruolo che ricopriva la scuola un tempo, e chissà se lo ricopre anche ora.
Ascensore sociale, cioè chi studiava poteva elevarsi ed aspirare ad un futuro migliore.
Non era tutto così facile e lineare. Studiare all'inizio era un privilegio riservato, non nelle norme ma nei fatti, ai ragazzi che venivano da famiglie benestanti. Ma proprio per questo si è iniziato a parlare di ascensore, perchè chi riusciva a salirci, grazie a sacrifici, borse di studio, fasciazione delle tasse, da qualsiasi piano provenisse, aveva la possibilità di salire un po', magari anche fino all'attico. Insomma anche l'operaio vuole un figlio dottore.
Io nell'ascensore ho sempre creduto. La mia storia non è una storia di particolari sacrifici per studiare, ma sono comunque la prima della mia famiglia ad essersi laureata, e credevo che questo mi avrebbe portato alla salita di un piano, o almeno di un mezzanino.
Invece oggi scopro che non è così. Il Corriere di Bologna titola: 

"Il lavoro su internet e i laureati: più studi, meno trovi"

Ecco, ho sbagliato tutto, avrei dovuto fermarmi alle Medie, se è vero che il mondo del lavoro sorride a quelli che si sono fermati al diploma di scuola superiore o addirittura alla terza media.
Ora come rimediare? cancellare con un'amnistia tutti i titoli ottenuti dopo i 12 anni? Cari laureati, raccogliamo le firme per presentare una proposta di legge per una speciale amnistia che cancelli il nostro errore. Scusate se abbiamo studiato. Giuro, non lo farò più.
Forse.





giovedì 24 febbraio 2011

Il profeta Gianni



Il grande Gianni lo diceva già un po' di tempo fa...UNO SU MILLE CE LA FA. 
Forse aveva provato anche lui a partecipare ad un concorso pubblico, o forse è stato solo un po' profetico. In effetti quando ho saputo il numero di domande arrivate per il concorso di ammissione della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, ho subito pensato a LUI, a Gianni.
59.000 domande per 110 posti. 
Uno su mille ce la fa, e non in senso metaforico.
Forse avrei dovuto essere meno solidale e più furba e non inviare il link del concorso a tutti i miei amici neolaureati come me. Ognuno per se, non è più tempo per i tre moschettieri! Anche perché se tutti quelli che hanno letto del concorso, hanno informato 5 amici a testa, come me, si fa in fretta a raggiungere 59.000 domande! 
Ma in fondo il principio dei concorsi è un po' lo stesso degli esami: si prova sempre, non si sa mai che può succedere..dunque ascoltiamo il saggio Gianni quando dice "Se sei a terra non strisciare mai. 
se ti diranno sei finito, non ci credere. Devi contare solo su di teeeeeee"
Forza e coraggio, magari la prossima volta quell'uno su mille è uno di noi!

Nuovi reality

La 7. Enrico Mentana durante il suo tg introduce un nuovo programma, praticamente un reality show, di cui non avevo ancora sentito parlare.. IL CONTRATTO... il sottotitolo è "gente di talento".
Ok. Va bene.
Cerchiamo di restare calmi.
Sarà perchè è su La7 e non su Italia 1, ma mi sento quasi fiduciosa e concederò il beneficio del dubbio...anche se..dai, ma che trasmissione è?
ad ogni puntata ci saranno tre poveri stagisti che, ovviamente, abiteranno insieme sotto le telecamere, e che potranno vincere 
(o guadagnarsi) il fantomatico contratto a tempo indeterminato. A questo punto chiediamo di fare anche un paio di estrazioni del lotto a settimana, per assegnare un altro paio di contrattini!
E infine l'ultima perla: pare che i primi tre stagisti abbiano una trentina di anni a testa, non proprio giovani alle prime armi. Tutta l'operazione mi sembra così ancora più triste.

piccoli segnali dal passato

già sono in una fase un po' particolare della mia vita, la laurea, un futuro molto incerto tutto da costruire, e così via, ed ecco quale foto riemerge dal mio passato...

è qua, è stata scattata un po' per scherzo una sera di un paio di anni fa, ad una pensilina degli autobus di Firenze.
Dopo un'allegra serata con un po' di compagni di corso, ci siamo imbattuti in questo annuncio, spaventoso e molto reale, che ci ha riportati alla realtà. Abbiamo iniziato a pensare al nostro futuro, a cosa avremmo fatto dopo la laurea, a quanto sia difficile passare dalla condizione di studenti a qualcos'altro. Immaginavamo la fase in cui mi trovo io ora. Ci spaventava già un po', ma ci scherzavamo, ognuno convinto, nel suo piccolo, che per lui sarebbe stato diverso, più facile, più bello. Abbiamo fatto una foto, ridendo. Povera ragazza BILAUREATA, ridotta a fare ripetizioni e babysitteraggio, per noi non sarebbe stato così, pensavamo, anche se sapevamo che è dura, anche se conoscevamo già la realtà, per noi sarebbe andata diversamente.
Eccomi due anni dopo, a ripensare a tutte quelle frasi, e a ripetermi i soliti discorsi in testa, ma con molta meno allegria di allora, e con un sottile panico (per ora abbastanza sotto controllo) che inizia ad impossessarsi di me.

A me basterà una sola laurea per poter iniziare a fare la baby-sitter?

mercoledì 23 febbraio 2011

A. A. A. cercasi (cosa?)

Giovane e brillante neolaureata cerca lavoro interessante e stimolante in cui poter esprimere al meglio le sue potenzialità.


Giovane e brillante neolaureata cerca esperienza lavorativa e formativa per crescere e migliorarsi.


Giovane e brillante neolaureata cerca un tirocinio retribuito.


Giovane e brillante neolaureata (pentita del suo percorso universitario, ma disposta a redimersi) cerca un tirocinio.


A soli due mesi dalla LAUREA sto iniziando a rivedere tutti i miei obiettivi, e il mio futuro inizia a sembrarmi sempre di più un sentiero fumoso ed indefinito. Mi sento in cerca di qualcosa, di un lavoro, di un'esperienza, di una strada, ma sono sempre meno sicura di cosa sto cercando.


Si, sono una laureata in Scienze Politiche (e come direbbe la Gelmini, forse è colpa di questa mia scelta se ora non ho ancora un lavoro) ma non ho ancora perso la fiducia e la speranza di farcela. O perlomeno di trovare qualcosa. Magari senza dover continuare a rivedere al ribasso le mie aspettative.


e per il momento ho trovato un Blog.