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domenica 12 giugno 2011

Facebook or not?

La vita dei giovani, e non solo, pare essere sempre più ancorata ai social network, Facebook in primis, causando anche una serie di ripercussioni, a volte molto serie, sull'ambito lavorativo.

I problemi con Facebook iniziano molto presto, già dalle selezioni degli aspiranti lavoratori, infatti, gli uffici risorse umane, soprattutto di grandi aziende, svolgono alcune ricerche preliminari su internet, ed, ovviamente sui social network. Ed è inutile indignarsi o sbandierare la nostra privacy, visto che si è scelto volontariamente di scrivere e mettere materiali, magari privati, on line, e quindi alla mercé di tutti.
è possibile evitare che il proprio futuro capo veda foto di sbronze, di vacanze, di goliardate post laurea, nonchè conosca tutti i nostri flirt, ragazzi, amici, gusti, ed orientamenti? 
Ci sono un po' di accorgimenti, primo di tutti controllare con attenzione le proprie impostazioni sulla privacy. Quanti sprovveduti credono che abbiano accesso ai contenuti del proprio profilo solo gli amici! Ebbene no, è necessario specificarlo nelle impostazioni! 
Il secondo accorgimento, che nel momento della ricerca del lavoro, anche io ho adottato, è quello di scegliersi uno pseudonimo o un soprannome, anche se ufficialmente Mr. Fb dichiara che ciò non sia possibile. 
Infine potrebbe essere una bella idea anche accettare fra i propri amici solo reali conoscenti e non svelarsi troppo online. Sembrerò paranoica, ma io ho cercato di fare tutti ciò, dal momento che non mi pareva carino presentarmi al primo colloquio con la nomea, di già, di sinistroide ubriacona! 
E tutti questi consigli potrebbero anche aiutarvi, non solo ad ottenere un lavoro, ma anche a difendervi da potenziali guardoni, maniaci ed ex ossessivi.
I problemi però non si fermano al momento della selezione. Una volta entrati in un nuovo ufficio, infatti, è necessario decidere che fare... aggiungere o accettare su Facebook i nuovi colleghi? 
Magari sono giovani e simpatici, magari facebook può essere uno strumento utile per sentirsi ed organizzare eventi aziendali, ma il mio consiglio è quello di rimanere saldi: respingere ogni contatto, quasi come se si trattasse di un contagio. Un solo collega aggiunto potrebbe infatti provocare la catastrofe: pian piano si verrebbe individuati da tutti, anche da quelli noiosi, competitivi, o antipatici, e prima o poi potrebbe succedere di dover diventare amici anche del proprio capo. Aggiungerne anche uno solo è l'inizio della fine: non cedete!
Avere su Facebook i colleghi, o peggio, il proprio capo, può infatti causare notevoli problemi, non soltanto un po' di imbarazzo per questa invasione della privacy. Aumentano ogni giorno i casi di contenziosi fra le aziende e i loro dipendenti che avevano sparlato del datore di lavoro sul social network e a volte questi contenziosi si sono conclusi con il licenziamento. 
Come se non bastasse è pericoloso anche usare facebook in ufficio, alcuni dipendenti di un comune in provincia di Forlì sono stati accusati di peculato perchè pare utilizzassero i pc del lavoro per aggiornare i propri profili.
Internet, che sembra essere sempre di più uno strumento indispensabile nella ricerca del lavoro, a volte può anche farcelo perdere. 
E se i miei colleghi ed il mio capo, nonostante le mie precauzioni, dovessero diventare mie amici su Facebook, sappiano che tutto ciò che scrivo su questo blog è di fantasia, e eventuali somiglianze a nomi, fatti o persone è puramente casuale! ;)

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