Pagine

martedì 17 maggio 2011

Fatti, non pugnette!

Oggi sono entrata in ufficio alle 9.30 e ne sono uscita alle 20.30, e nonostante l'enorme quantità di tempo che ci ho passato, mi sembra di aver lavorato davvero poco.
Non perchè il tempo è volato, anzi, non perchè ero così interessata da non accorgermi dell'orario, non perchè sia stata una giornata particolarmente piacevole. Sto parlando di produzione, output, risultati finali. 9 ore in ufficio per produrre 5 slides. Non ho fatto nient'altro. E ora non vorrei essere accusata di fancazzismo. Non mi sono girata i pollici tutto il tempo, ho fatto e rifatto e sistemato e risistemato 5 slides per tutte le 9 ore che ho passato in ufficio. E ora odio PowerPoint e le slides, odio che si va ad aggiungere a quello che ho già iniziato a provare per Excel e prospetti e tabelle annessi. Ho scoperto che il mio ufficio è il regno della pignoleria e che la filosofia "un tanto al kilo" non è proprio ammessa, neanche nelle cose più minime. Così mi sono ritrovata a provare 20 combinazioni di colori diversi per tutte le slides circa 10 volte, a spostare e rispostare ogni grafico di continuo, a cambiare carattere, a modificare ogni linea, a sperimentare nuove animazioni per tutta la giornata. E questo non mi fa sentire molto produttiva, ma un po' una perditempo. Eppure la linea dell'ufficio è questa, e questo è ciò che ci chiedono: perfezionismo fino all'ultima virgola. 
Ok, stavamo preparando le slides per un incontro ufficiale e molto importante che si terrà domani, con rappresentanti e dirigenti del Ministero a cui faccio consulenza e della Commissione Europea, ma nonostante questo mi sembra un po' paranoico cambiare 10 volte il colore dello sfondo da azzurro chiaro a azzurro cielo. O sono io che non capisco l'importanza della precisione? inizio a domandarmelo. 
E mi chiedo anche se si diventi iperpignoli a fare un lavoro del genere o se sia una dote innata, e in quest'ultimo caso mi chiedo se, forse, io non sia la più adatta a questo lavoro. 
Insomma, fra forma e sostanza io ho sempre privilegiato la sostanza. Fra contenitore e contenuto ho sempre curato più il contenuto. E ora mi ritrovo catapultata nel mondo del formalismo e della pignoleria. E mi sento una pasticciona. Com'è possibile non accorgersi che il quadratino nell'angolo in fondo aveva un angolo smussato di mezzo millimetro rispetto agli altri? Perchè non ti sei resa conto per prima che il giallo usato a pagina 9 è diverso da quello usato a pagina 53? E come ha fatto a sfuggirti quello spazio in più nell'ultima riga delle note??
Sarà che secondo me sono cazzatine che non rovinano un buon lavoro?? eppure pare che il resto del mondo, o almeno il resto del mio ufficio non la pensi così! Non fraintendetemi, so essere una persona precisa. Sono organizzata, puntuale ed ordinata. A scuola e all'università sono sempre stata conosciuta per la mia efficienza e precisione, eppure qua non è abbastanza.
Come fare?riuscirò ad adeguarmi a questi nuovi standard? Io sono donna e donna emiliana, cioè per definizione abituata al pragmatismo e alla praticità, cioè al motto "fatti, non pugnette", e ora, ogni tanto, mi sembra di dover dare troppa attenzione alle pugnette! Riuscirò a fare cambiare mentalità a tutti gli altri, o fra un po' mi ritroverete a scrivere un post 15 volte in brutta, prima di riuscire a pubblicarlo?


ah.. ho scritto questo post in 10 minuti, mentre controllavo l'acqua sul fuoco per il tè, mentre consigliavo la mia coinquilina su questioni di cuore e chattando su almeno due chat diverse con un paio di persone. Spero che la forma non ne risenta troppo!!! ;)

Nessun commento:

Posta un commento