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mercoledì 13 luglio 2011

Competizione

Il lavoro è un posto competitivo. O no?
è peggio di una corsa ad ostacoli o possono nascere anche amicizie e bei rapporti?
Fra colleghi si cerca continuamente di farsi le scarpe a vicenda o esiste davvero il fantomatico lavoro di squadra? I mille colloqui di gruppo che instancabili responsabili delle risorse umane hanno inventato, sono inutili o è davvero possibile selezionare persone che sappiano lavorare produttivamente in gruppo?
Entrata nel mondo del lavoro ero un po' dubbiosa, e immaginavo che l'ambiente in cui avrei lavorato sarebbe stato molto competitivo. 

Una  delle big four! chissà che squali pronti a sbranarmi per emergere a mio discapito! 
L'impatto è stato molto diverso, con un gruppo giovane, coeso, simpatico ed informale, ma è davvero così o l'apparenza inganna?? è possibile legare davvero con i colleghi, nonostante lo stress e i carichi di lavoro insostenibili? Nei momenti più duri, vicini alle scadenze, nella frenesia di una richiesta improvvisa del cliente, in effetti si sente qualche crepa scricchiolare, in questo quadretto di perfetto lavoro di gruppo...rispostacce, battutine, sguardi di disapprovazione. Ma mai niente di terribile, mai niente di incomprensibile, vista la situazione. 
Il mio ufficio è un caso particolare o quando si è pieni di lavoro, cooperare, coordinarsi, lavorare in gruppo e anche "coprirsi le spalle" diventa una necessità imprescindibile e non soltanto una remota possibilità?
Forse negli ambienti più stressanti è normale fare gruppo ed aiutarsi, o nessuno di noi ne uscirebbe vivo.
Ma sotto sotto, anche in questi casi, c'è competizione o si pensa solo al successo del gruppo??
Non lo so. 
La buonista ed ingenua che è in me risponderebbe che la competizione non c'è, se non in piccole dosi, e che è bello sapere che se sbaglio, i miei colleghi sono pronti ad aiutarmi a rimediare, e che nessuno vuole farmi le scarpe. Però non sono proprio sicura che sia così. Spero di non dovermi disilludere.

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