Pagine

domenica 5 febbraio 2012

The Day After Tomorrow - La Bufera di Neve e il lavoro

In inverno ogni tanto arriva la neve. A Bologna di solito non ne arriva tanta, qualche centimetro, una spolveratina di bianco sulle strade, e tutto continua come sempre. Ogni tanto la neve arriva proprio durante le vacanze di Natale e tutti ci sentiamo molto presi dall'atmosfera, dal panorama da cartolina, dall'atmosfera da film Disney, dal bianco Natal. 
Ogni tanto invece, anche a Bologna, arriva la neve in febbraio, quando ormai ci sembrava di essere quasi al limite dell'inverno, quasi arrivati alla primavera, e cade per tre giorni di fila, e scende e scende e scende fino a depositare almeno 40 centimetri di manto bianco su strade, giardini, macchine... 
E quando arriva tutta questa neve, com'è possibile che la nostra vita non cambi per niente? 
Febbraio 2012 sarà ricordato come l'anno della grande nevicata. A Bologna ma anche su tutto il resto della Regione ed un po' in tutta Italia. E così fra le classiche polemiche su spalaneve che non spalano e spargisale che non spargono abbastanza sale, fra un servizio al tg sulla "morsa di freddo che stringe l'Italia" e la pessima figura fatta dal sindaco di Roma anche in quest'occasione, si riflette un po' sui propri ritmi di vita.
Quando ci si sveglia la mattina con la neve che scende e che non accenna a fermarsi e già 10 cm su tutte le strade, le opzioni sono due. O si va in strada armati di pala e catene e si inizia a spalare, cercando di far uscire la macchina dal cortile per precipitarsi al lavoro, o la si prende con più tranquillità (per chi può), e si ascoltano i prudenti consigli che invitano a stare a casa.
Io fortunatamente ho fatto parte, almeno per questa nevicata, al secondo caso. Con un lavoro che si fa essenzialmente al computer, non è stato un dramma lavorare per due giorni da casa, anzi. Anche se so benissimo che non per tutti è così facile. So benissimo che alcuni non possono assentarsi facilmente dal lavoro, e soprattutto so benissimo che per alcuni lavorare con la neve è ancora più difficile e pericoloso. E quindi capisco polemiche, lamentele e arrabbiature varie, soprattutto per chi è costretto a muoversi e si ritrova con una città bloccata ed in tilt. 
Si lo capisco, ma in realtà tutte queste pretese hanno davvero senso? Possibile che l'uomo abbia sempre la presunzione di controllare e gestire ogni evento naturale e di piegarlo al proprio controllo? Quando la neve è così abbondante è possibile che non ci siano disagi? Con mezzo metro di neve è possibile che tutto continui come prima???
Certo ci sono paesi che convivono con queste nevicate per alcuni mesi tutti gli anni, e in questi paesi, immagino che le persone non vadano in letargo, ma che continuino con la loro vita di sempre. Ma forse, per una volta, è nomale così, non è un fatto di inefficienza italica. In fondo se una nevicata così viene ogni 25 anni, è normale che i Comuni italiani non siano attrezzati. Altrimenti rischieremmo di cadere nel paradosso per cui vogliamo spazzaneve in abbondanza anche a Palermo, perchè in fondo non si sa mai..una nevicata forte potrebbe arrivare anche in Sicilia prima o poi!
E allora se vivessimo la neve come un'occasione per rallentare i ritmi, per prenderla con calma, per godersi un piccolo letargo, per far decidere gli orari e le priorità alla natura e non allo stress? Dai diciamolo, chi non ama la neve? Chi non si sente un po' bambino quando vede le nostre bellissime città imbiancate? Chi non si fa prendere dalla voglia di fare pupazzi di neve o battaglie di palle di neve?
In fondo, se succedesse davvero solo una volta ogni 25 anni non sarebbe così male, no?

1 commento:

  1. Giulia,quando scrivi,oltre che farlo molto bene,dici le stesse cose che io penso.
    Quando parliamo insieme invece, spesso succede che diciamo cose diverse.
    Forse dovremmo, entrambi ,parlare senza farci prendere dal parossismo e, come quando si scrive ,riflettere di piu' e cercare i termini giusti per descrivere le nostre sensazioni.
    VpC

    RispondiElimina