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martedì 10 gennaio 2012

Le mie cose

Ebbene si, questo è (o dovrebbe essere) un blog sul lavoro, eppure sto proprio parlando di quelle cose lì, comunemente dette anche ciclo, flusso, marchese, menorrea, mar rosso, i miei giorni, indisposizione, allarme rosso, semaforo rosso ... (fate una breve ricerca su internet e guardate quanti nomignoli sono usati pur di non pronunciare la parola con la M! l'espressione più strana e creativa??!? "sto ridipingendo la sala giochi..."!)
E tutto ciò c'entra qualcosa con il lavoro? Bè un pochino c'entra, almeno con le lavoratrici!
Non ci avevo mai riflettuto molto, ma oggi, seduta alla mia scrivania in ufficio, con un forte mal di pancia, molto scazzata, molto fiacca e debole, con poca energia e con i crampi, mi sono resa conto che la mia produttività e la mia concentrazione erano ai minimi storici ed ho iniziato a rifletterci su.
è possibile per le donne lavoratrici essere efficienti come gli uomini, se devono preoccuparsi, oltre a famiglia, bambini, anziani, lavori di casa, spesa, anche di non farsi condizionare da ciclo e ormoni?
Non so se l'argomento "ciclo & lavoro" sia stato indagato e studiato. La mia impressione è che, anche in questo caso, ci si sia affidati solo agli stereotipi, che come al solito finiscono per danneggiare le donne nell'ambiente di lavoro. E così è tutto un fiorire di storielle sulla (presunta?) lunaticità delle donne o sulla loro emotività, soprattutto in quei giorni. Tuttalpiù, almeno così si vede nei film, pare che possano essere utilizzate come simpatico espediente, visto che sembrano essere la scusa ideale, la giustificazione perfetta con qualsiasi capo (sempre uomo) per cui l'argomento M. è un po' un tabù e che quindi non oserà dire nulla.
Al di là degli stereotipi e al di là degli sketch, forse, per garantire una vera parità sul mondo del lavoro bisognerebbe tener conto di questi "giorni della luna"... Forse oltre ai permessi di maternità e di allattamento, dovremmo avere anche permessi speciali per quei giorni in cui le fitte alla pancia sono continue.. 
Personalmente non chiedo così tanto, per ora mi accontento di una bustina di moment, ma mi piacerebbe molto avere, di fianco alla macchinetta del caffè un divano, con un plaid, una teiera calda sempre piena ed uno scaldotto per quando non ce la faccio proprio più.
Dopo i nidi aziendali potrebbe essere questa la nuova frontiera delle pari opportunità?!?
O rischieremmo solo di non essere prese sul serio dai nostri colleghi maschi? 

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