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domenica 28 agosto 2011

Male di fine estate


Il conto alla rovescia è praticamente terminato. 
Quattro settimane di ferie sembrano lunghissime, ma, in realtà, fanno molto in fretta ad esaurirsi.
E così ci si ritrova da capo, una domenica sera, che torna ad essere la sera prima del lavoro, e non più un giorno qualsiasi.
Alcune ore di treno, una cena, magari un film in streaming e un po’ di ore di sonno sono le uniche attività che mi separano dalla fine ufficiale della mia estate 2011.
E come quando andavo a scuola mi ritrovo  a pensare a come avrei potuto impiegare meglio queste quattro settimane di libertà totale, a cosa avrei dovuto fare, a cosa non ho fatto, a quanto come al solito il tempo sia tiranno e scorra troppo veloce. Come spesso mi succede sono in treno, due lunghe ore di viaggio, e ripenso al viaggio di andata, esattamente un mese fa, e a quanto ero felice di tornare a casa e di avere tutta l’estate, che in quel momento mi sembrava un tempo così lungo e senza fine, davanti.
E invece le giornate passano, e si arriva inevitabilmente alla sera prima.
E la sera prima si cerca disperatamente un modo per far passare il tempo più lentamente, si cerca di assaporare ogni istante, ma in realtà si è già proiettati al giorno dopo, si ripensa alle vacanze con un misto di rimpianto e nostalgia.
Come sarà il ritorno al lavoro? Un lento e graduale rientro, o una full immersion shoccante e traumatica? In ogni caso domani a quest’ora starò già rimpiangendo le ferie passate, e forse iniziando a calcolare quanto manca al primo ponte. (anche se pare che i ponti ormai siano in via di estinzione… ci vogliamo mettere anche questo nella lista del perché la mia generazione è sfigata??)
È dura ammettere che l’estate è finita e che inizia un nuovo anno, che le prossime vacanze sono lontane, anzi lontanissime, e che d’ora in poi la sveglia che suona ogni mattina sarà una fastidiosa certezza. Dura tornare alla realtà, e alla faticosa routine quotidiana, soprattutto dopo un’estate intensa e meravigliosa (anche se la più corta della mia vita), piena di viaggi esotici e un po’ lussuosi, amici, amore, casa e soprattutto passata con la serenità di chi sa che è appena riuscito ad incastrare tanti pezzettini difficili di un puzzle. La mia estate a cavallo fra il mio primo e il mio secondo lavoro è passata.    

A meno che io non convinca la mia mamma che ho male alla pancia e lei domani mi faccia stare a letto. Dai mamma, almeno un altro giorno, un giorno solo, e poi giuro che a scuola ci torno e che sarò bravissima. Ma domani posso stare a casa???

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